Eleonora Giusti 25 Ottobre 20XX

Pensavo che la European Technology fosse l'unica azienda capace (anche solo d'avere coraggio) di riprodurre animali con le più fantasiose caratteristiche, invece ho scoperto che già nel 2013 un team d'allevatori statunitensi aveva creato un gatto rassomigliante niente meno che a un elfo, ispirato al personaggio Dobby dei romanzi di "Harry Potter". Anche in questo caso il prezzo era esorbitante: 1500 euro, che, per rendercene conto, allora corrispondeva a circa due mesi di stipendio.

Che il Dottor Brandi ne abbia tratto ispirazione? Può darsi, anche se non ho idea delle procedure che abbiano usato per crearlo; l'unica notizia che ho trovato dice che sono stati necessari cinque anni di selezioni di razza ed esperimenti, ma non è chiaro di che tipo di esperimenti si sia trattato.
Cosa che ritengo molto importante, è che il gatto in questione non aveva pelo, per cui doveva essere tenuto lontano dal sole e pulito regolarmente per prevenire le infezioni della pelle. Ecco, poverino. Una vita di sacrifici e cautela solo perché doveva avere questo aspetto "scomodo", tutt'altro che salutare.
Spero solo che, almeno per il suo padrone, il micetto non sia stato il semplice capriccio di una moda, poi abbandonata. Mi chiedo se abbia avuto una vita lunga, oppure breve come la pecora Dolly.
Penso che questi esperimenti animali, basati essenzialmente sull'estetica e che non contano affatto sulla salute, siano da boicottare. 
Fatemi sapere se siete d'accordo; potrebbe essere la mia, anzi, la nostra prima azione. 

(Fonte della notizia: Adnkronos. Foto: Iperbress.)