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Estratti dal libro

Le migliori frasi da "Eleinda - una leggenda dal futuro"
Eleinda estratto

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Il primo incontro tra Eleonora e Indaco.

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Un omaggio alla festa della donna

Un omaggio alla festa della donna

Il drago si fermò davanti a un albero di mimose. In quello spazio di aperta campagna c’era un cancello, ma senza recinto; restavano solo le due enormi porte. La ragazza scese dal dorso della creatura e si avvicinò a quell’albero, accarezzandone i fiori delicati: «Oggi è proprio l’otto marzo; queste mimose e questo cancello vuoto mi riempiono di tristezza.» Eleonora ricordò le imprese per cui le donne si erano battute in passato...

I pensieri di Indaco

I pensieri di Indaco

"Io non faccio parte della natura. Il drago è una creatura che vive in armonia con tutti gli esseri viventi, dagli animali alle piante. Il cielo lo accoglie quando è in volo, la terra lo sorregge quando cammina. L'essenza della natura lo accompagna in ogni istante, lo osserva con rispettoso silenzio agendo quasi di conseguenza ai suoi movimenti. Io invece sono uno scherzo, il disonore della mia stirpe. Non so nemmeno fare tutte quelle cose che, attraverso i ricordi, ho visto fare loro...

Un legame che è anche fisico

Un legame che è anche fisico

"Lui si diede una scrollata e strofinò affettuosamente il capo contro la nuda pelle di chi l’aveva protetto: al tocco, la ragazza ebbe un fremito; incredibilmente, il mento e il collo si macchiavano dello stesso colore della creatura. Eleonora riuscì a vedere il mutamento del suo corpo grazie a uno specchio che aveva di fronte: «La tua pelle, sulla mia, provoca uno strano effetto; non l’avevo notato prima.»

Un complice inaspettato

Un complice inaspettato

Cominciò ad arrampicarsi, inciampando e scivolando, fino a raggiungere la cima. Tra il buio e l’altezza non riusciva a vedere se ci fosse qualcosa in grado di attutire la caduta che l’attendeva, tuttavia, quando guardandosi indietro vide un uomo pronto a catturarla, si lanciò, urlando. Si sentì afferrare il cappotto alle spalle, ma solo quando arrivò a un metro da terra, capì che stava rallentando, mentre un frenetico battito d’ali le sconvolgeva i capelli...

Telepatia

Telepatia

«Ogni quanto si nutre?» la interruppe Alessandro. «Non saprei; io gli ho sempre dato piccole porzioni in base ai nostri pasti.» Disse la ragazza. Poi, malinconica, posò lo sguardo sul drago che la stava osservando a sua volta, e d’improvviso si sentì catturare da quegli occhi intensi. Un’immagine nella mente:il retro del pollaio, dietro la recinzione. È notte. «Volpi.» Tra i filari del vigneto. Fuggono velocissime. «Lepri selvatiche.»

Dipendenza

Dipendenza

Eleonora udiva le proprie risate, poi si sdraiava sulla terra ghiacciata, su quell’impronta appena stampata, e il suo corpo disteso rientrava completamente nella forma della zampa del drago. “Sono parte di te”, pensava, e mentre sognava di tenere quella creatura tutta per sé, lui volò via, quasi a insegnarle qualcosa, in un distacco che la fece sentire improvvisamente sola. Solitudine. Fosse anche solo per un attimo, senza di lui tutto ciò che la circondava — il resto — diventava superfluo.

Attrazione umana

Attrazione umana

I ragazzi sul palco urlarono a turno: «È la mia dama!», «No, la mia!», «Che cosa dite? Aspetta me!»; solo uno non aveva parlato. Quello con la tunica verde scese dal palco, si avvicinò a lei, e rivolgendosi verso gli altri esclamò: «Ehi, andateci piano!» «Alessandro, sei tu?», chiese Eleonora. «No, sono Link di The legend of Zelda». La ragazza riconobbe la voce nonostante ne rimbalzasse l’eco dentro l’elmo, quindi gli sollevò la visiera, e incrociò finalmente il suo sguardo...

Destinati

Destinati

«Dentro l’incubatrice sognavo. I sogni dei draghi sono scene di vita vissuta, quella dei nostri predecessori; per questo siamo gli esseri più saggi dell’universo. Nella mia coscienza, però, affluivano i ricordi dei miei avi e non solo, perché spesso c’erano delle immagini inedite che si mischiavano al loro passato; all'epoca non sapevo che quello che stavo vivendo come un sogno era il mio stesso futuro.» «Intendi dire che avevi delle premonizioni?» «Esatto.»

Un tesoro da custodire

Un tesoro da custodire

"Eleonora vide la nebbia separarsi davanti a lei per dividersi in due direzioni; quella ventata improvvisa era stata provocata dal battito d’ali del drago. «Indaco, sei venuto a cercarmi! Ma come hai fatto a distinguermi con tutta questa nebbia? Hai una vista incredibile!» «Non è grazie ai miei occhi,» con lo sguardo la indicò, «è stata la tua ciocca cangiante.» La ragazza si portò i capelli in avanti per scoprire quella zona in cui aveva una ciocca di capelli bianchi e una color rame...

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Le migliori frasi da "Eleinda - la formula dell'immortalità"
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